DISINFETTANTE ALFA SANITAS PER GINECOLOGIA E CHIRURGIA GENERALE  ml.1000

- USO ESTERNO -

Sanitas Alfa, detergente antisettico a base di sale di ammonio quaternario della terza generazione, svolge una efficace azione disinfettante ad ampio spettro.
La bassa schiumosità e la caratteristica colorazione verde dovuta alla presenza della clorofilla naturale, conferiscono a Sanitas Alfa facilità di impiego, mentre il profumo a base di bergamotto determina un effetto deodorante veramente persistente.
Sanitas Alfa può essere usato più volte nell arco della giornata.

Composizione:
Principi attivi: dimetil-didecilammonio cloruro (DDAC): g. 1
Eccipienti polisorbato 20: 6g
Essenza di bergamotto (profumo GM 4138): g. 0,03
Fragranza: Limoncina (essenza 5/3 Cedearleaf): g. 0,35
clorofilla: mg 4,1
acqua deionizzata: q.b.a ml 100

Indicazioni, dosi di impiego e modalità d uso
Per il lavaggio:
Nell'igiene esterna in ostetricia e ginecologia:
una dose di Sanitas Alfa (25 ml, equivalente a 3 cucchiai) in un litro d acqua e lasciare agire per almeno 3 minuti.
Nell igiene generale del corpo usare il prodotto puro oppure diluire una dose in un bicchiere di acqua (diluizione al 20%) e lasciare agire per almeno 3 minuti.

Avvertenze:
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Solo per uso esterno.
Non usare su cute lesa e mucose.
Evitare il contatto con gli occhi ed in caso di incidente sciacquare abbondantemente e consultare un medico.
Conservare lontano da fonti di calore. Incompatibile con saponi anionici, polifosfati e fosfato bibasico.

Durata e stabilità della confezione integra: 3 anni dalla data di produzione.
Controllare al momento dell uso la data di scadenza riportata sull' astuccio: tale data si riferisce al confezionamento integro e correttamente conservato.
Non utilizzare dopo la data di scadenza.
Non disperdere nell' ambiente il contenitore dopo l uso.
Contiene tensioattivi biodegradabili oltre il 90%.

STOCCAGGIO:
Conservare, nei recipienti originali, lontano da sorgenti di calore

Presidio Medico Chirurgico Reg. ngradi 18569 del Ministero della Salute.